Renato Brozzi (Traversetolo 1885-1963), Serie di n. 8 Tondi con motivi animalier
(copia postuma realizzata nel 1975 da Augusto Giuffredi dai gessi originali [1926?])
lamina di rame sbalzato, diam. 18,5 cm cad

Il 1° febbraio 1926 Brozzi scrive a D’Annunzio da Villa Stohl-Fern inviandogli alcune fotografie di “medaglioni” che potrebbero essere riprodotti in bronzo. La risposta del Comandante non si fa attendere, il 4 dello stesso mese scrive infatti al “caro Renato”: “I ‘Tondi’ mi piacciono tanto che desidero collocarli al Vittoriale. Ma quali sono le dimensioni?”.

Si tratta, probabilmente degli otto Tondi con motivi animalier attualmente esposti nella prima sala dedicata al rapporto fra Brozzi e gli animali, e a cui si collegano quelli in rame sbalzato e dorato innestati nel basamento, in legno laccato nero, di un gruppo bronzeo collocato nella Stanza della Musica al Vittoriale.

Sei sono decorati con coppie di animali (fagiani dorati, damigelle di Numidia, pesci gatto, cerbiatti, puledri) mentre due si concentrano l’uno sul motivo agreste del gallo, l’altro su quello battagliero di un cinghiale in assetto di combattimento. Quest’ultimo reca il motto dannunziano MORI CITIVS QVAM DESERERE, già utilizzato da Brozzi nell’ideazione di spalline per i legionari fiumani, commessagli dal Comandante all’inizio del 1920 dopo l’epica marcia di Ronchi, che nella notte tra l’11 e il 12 settembre 1919 era partita al comando di D’Annunzio per occupare militarmente la città di Fiume.

Fra le migliori realizzazioni dell’artista per il raggiunto equilibrio formale, i tondi rivelano nell’assialità della composizione un rigore secessionista, evidente anche nella stilizzazione geometrizzante delle cornici sbalzate lungo l’orlo, che tradisce la suggestione proveniente dall’estetica mitteleuropea. Del resto, nella biblioteca personale dell’artista (depositata dal 23 settembre 2005 presso la Biblioteca Comunale di Traversetolo) è nota la presenza di riviste di punta d’oltralpe che pubblicavano esempi di grafica con particolare attenzione al contenimento di immagini entro forme geometriche elementari.