La mostra che verrà. È la mostra “Renato Brozzi e la scultura animalista italiana tra Otto e Novecento”. Si aprirà tra un mese esatto, sabato 7 novembre alle 16, a cura di Alfonso Panzetta e Anna Mavilla, nel museo dedicato al «più grande Animaliere italiano dopo il Pisanello», secondo la definizione coniata da Gabriele D’Annunzio. Una esposizione che ha il sapore di una sfida, perché restituisce a un genere, l’animalismo, la giusta dignità. Una particolare specialità, straordinariamente ricca di originalità e bellezza, fino a oggi affrontata per singoli protagonisti ma mai tutta insieme, mai con uno sguardo globale, mai raccolta ed esemplificata in un’unica esposizione, con oltre 100 opere e più di 50 artisti rappresentati. Dai più memorabili – Rembrandt Bugatti, Duilio Cambellotti, Guido Cacciapuoti, Antonio Ligabue, Guido Righetti, Sirio Tofanari, Felice Tosalli – ad altre importanti personalità, fino a scultori meno rinomati, la cui produzione è ancora in gran parte da ricostruire. Se volete seguirci, vi “accompagneremo” verso l’inaugurazione con un post a settimana, ogni giovedì, in cui inizieremo a raccontarvi, con parole e immagini, tutti gli animali che Brozzi dipingeva e scolpiva.

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